Mi collego all’ultimo post di Garrulo adattando alla bisogna un noto adagio popolare:
Errare è umano, ma pretendere di non sbagliare è diabolico… Non fosse altro perché ci allontana dalla semplicità di un approccio naturale e spontaneo, che è poi quello che ci permette di fare le cose e perciò di esprimerci per come siamo. Per la perfezione c’è tempo, sempre che da qualche parte esista e che soprattutto sia utile, per lo meno per come siamo portati a concepirla dal nostro punto di osservazione che, necessariamente e per il fatto stesso di essere noi in itinere, è un punto di osservazione quanto meno condizionato e, di fatto, limitato.
Buon lavoro, quindi, con l’augurio di un proficuo ed efficace utilizzo degli strumenti che ci affida la Schola.