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mens.libera
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Mi ricollego ai vari interventi sui temi dell’antimateria, fisica quantistica e buchi neri con la bellissima immagine del getto di materia che viene espulso. L’orientamento scientifico-sperimentale della Fratellanza, espresso e indirizzato da J.M. Kremmerz, trova ogni giorno sempre maggiori riscontri nella realtà del progresso della scienza. Ad esempio sono state chiarite alcune delle diverse funzioni che svolgono i buchi neri – previsti dalla teoria della relatività generale – nell’Universo. Ricordo che essi sono invisibili perché a causa della loro immensa forza di gravità non emettono luce. I fotoni non riescono a lasciare il buco nero, limitati dal cosiddetto orizzonte degli eventi. La velocità di fuga da questo corpo siderale è maggiore di quella della luce. Un modo per osservarli indirettamente è anche cercare la deformazione che provocano nello spazio-tempo, distorcendo la luce delle stelle, che appaiono in una diversa posizione rispetto quella effettiva. Essi stabilizzano i moti della galassie grazie alla loro enorme attrazione gravitazionale, dando una conformazione ordinata alla trama dello spazio-tempo, precondizione essenziale per poter favorire il nascere della vita. Al centro della nostra galassia con tutta probabilità si trova un buco nero supermassiccio. Ma non basta. Essi determinano sia la fine delle galassie e del loro contenuto, stelle e pianeti per semplificare, ma anche la loro rinascita, la loro rigenerazione, in un infinito ciclo. Infatti, il getto di materia che viene espulso (e che li rende indentificabili, essendo come detto invisibili) si condenserà formando nel tempo nuove galassie, stelle, pianeti. Esiste quindi nel macro sistema universo uno schema ricorrente nella natura: un passaggio distruttivo che prepara la rinascita. Il buco nero nutrendosi di materia esistente, ne genera nuova (il termine “nutrimento” è utilizzato in astronomia). Ricordo in proposito alcuni passaggi del Credo della Schola: “Io credo nella Matrice delle Forme universe Luna delle Lune, che genera le cose, le accresce, le distrugge, le rigenera” e ancora “Io credo nella Morte principio di vita nova”. Se è vero per l’Universo perché non può essere vero e applicabile anche all’uomo? Noi siamo fatti di atomi forgiati nelle fornaci stellari (forse paragonabili a quelle alchemiche, perché creano i metalli tra cui anche l’oro?), le fucine di tutta la materia di cui siamo composti. La Legge della creazione è unitaria e uniforme nella sua esplicazione e applicazione, anche nella nostra realtà micro e su scala atomica, con i fenomeni descritti dalla fisica quantistica. Con il progredire del sapere scientifico forse capiremo anche il ruolo enigmatico svolto dalle sfuggenti materia oscura e energia oscura, che impediscono all’universo di raffreddarsi spegnendosi e quali riflessi hanno nell’uomo. Un giorno probabilmente comprenderemo il meccanismo che governa le guarigioni basate sulle applicazioni della Terapeutica Ermetica, imponderabile e invisibile, ma effettiva e reale nella sua esplicazione. Un saluto a tutti.

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