Davvero stimolante l’argomento che ci propone Diogenonn perché apre a una prospettiva del tutto inusuale. Chi avrebbe mai pensato che la lettura si traducesse in prima istanza in una serie di immagini che vanno poi a fissarsi in una precisa area cerebrale! Giustamente, come osserva Diogenonn, questo deve far riflettere sull’opportunità di perseguire una corretta igiene mentale la quale, stando a quanto ci riporta il post precedente, sarebbe legata anche a un’adeguata selezione delle letture. Sarebbe davvero auspicabile che chi possiede in materia informazioni più esaustive – e mi rivolgo in specie ai medici – ci aiutasse ad approfondire l’argomento… Tra l’altro, dovendo leggere quanto loro ci dovessero proporre, e dato per scontato che scriverebbero con l’amore fraterno che li contraddistingue, chissà che andando a mettere appunto in moto quei meccanismi di cui sopra, la lettura non si risolva di per sé stessa in insospettati effetti positivi.
Un caro saluto a tutti.
- Questa risposta è stata modificata 6 anni, 10 mesi fa da ippogrifo11.