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seppiolina74
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Mi riallaccio al tema dell’alimentazione che in vari modi è stato citato e trattato, ma lo vorrei fare portando una personale considerazione,scaturita semplicemente da una mia esperienza passata.Anch’io come tanti mi sono sempre interrogata sull’opportunità di mangiare certi alimenti piuttosto che altri, combattuta sempre tra quello che leggevo sui giornali o ascoltavo in televisione (approccio sicuramente superficiale da un punto di vista scientifico, ma non essendo medico nè scienziata, ho fatto con quello che avevo a disposizione!) e quello che il mio organismo, a più riprese e con segnali inequivocabili, cercava di suggerirmi. 5 porzioni di frutta e verdura? Bere 2 litri di acqua al giorno? Pochissima carne rossa? Olio si, olio no? Insomma, le cose che di solito si sentono ripetere un po ovunque. Quando sono rimasta incinta dei miei due figli, ho scoperto in modo assolutamente spontaneo, che pur conoscendo le direttive di una “sana alimentazione”, mi orientavo con sicurezza (e una certa dose di gioia!) verso quei cibi che ho scoperto in seguito essermi di grande utilità per compensare le mie carenze (carenze che non sospettavo nemmeno di avere). Spesso sognavo anche di mangiare alcuni alimenti! Sono sempre stata alla larga, al contrario, da cibi che, al di là dei suggerimenti medici, non mi “ispiravano”. Con gli anni ho capito anche quanto sia giusto ascoltare i propri ritmi metabolici,cioè mangiare quando l’organismo ti fa capire che è “arrivato il momento”, tralasciando il più possibile gli orari fissi che comunenemente ero abituata a seguire ( a volte ho ricevuto strani commenti sulla mia esigenza di cenare alle 17.30 del pomeriggio e di andare a dormire alle 21). Questo mi fa sentire bene e in forza ( e oltretutto non mi fa ingrassare di un etto! Ah Ah..). Quindi credo sia importante, giusto per volersi sintonizzare con la parte più profonda di noi, cominciare/continuare a cogliere i segnali che la nostra materia ci invia e che, spesso, risultano reali esigenze dell’organismo da non tralasciare.

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