Rispondi a: NUOVE FRONTIERE DELLA MEDICINA

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andy60
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Per quanto mi riguarda il problema vaccinazioni a me che sono medico vien in prima battuta da dire che probabilmente è principalmente legato a due fattori, uno la mancanza di informazioni e l’altro l’approccio mentale che ciascuno ha nell’affrontare i fatti della vita. Riguardo al primo aspetto mancano informazioni scientifiche definitive sugli effetti di trattamenti che agiscono sul sistema immunitario non conoscendo del tutto né quali siano le interazioni di questo sistema con i restanti apparati dell’organismo, specie in un periodi di forte espansione di branche mediche quali la PNEI (psico-neuro-endocrino-immunologia) né quali siano gli effetti completi e collaterali delle malattie infettive, sia in senso negativo che positivo tanto che credo che nessuno possa dare una risposta certa alla domanda se sia positivo o meno di stare più o meno a contatto con agenti infettivi, anche proprio per il meccanismo dell’immunizzazione. Daltronde noi viviamo immersi nei batteri e ciascuno di noi ne alberga miliardi già nelle cavità oro-nasali e giù giù fino all’ano e basta fare una fila alle poste per entrare in contatto con virus ogni tipo. Chiaramente ci sono malattie infettive potenzialmente più pericolose di altre ma la loro pericolosità dipende anche dalla potenza dello stato immunitario di chi le incontra, che a sua volta verosimilmente si rinforza proprio attivandosi in maniera incrociata e quindi è un po’ un gatto che si morde la coda. Tanto che se è ad esempio vero che il morbillo può essere una malattia fatale, è anche vero che tutti i casi riportati dai media sono stati relativi a soggetti a vario titolo immunodepressi per altre cause. Altra mancanza di informazione è che forse non tutti sanno che probabilmente è per tutta questa incertezza che nella maggior parte dei Paesi civilizzati non si pongono tanti obblighi alle vaccinazioni ma ci si limita a raccomandazioni e che l’Italia ha una percentuale inferiore di vaccinati ma che comunque è ben dell’87% rispetto ai 94% dei Paesi più vaccinati. Poi c’è da dire che è vero che ci sono casi di persone decedute o con danni encefalici per morbillo o varicella ma ci sono anche casi di danni collaterali da vaccinazione e sono eccezioni in entrambe i casi. Credo poi serva a poco portare episodi singoli come dire che quando ero giovane io si faceva a gara per prendere queste malattie e non ho mai conosciuto nessuno che ne abbia subito un danno. Infatti è anche vero che il vaccino corrisponde semplicemente a parte del batterio attenuato per cui alla peggio potrebbe semmai esserci una reazione sicuramente non peggiore rispetto al contrarre la malattia e quindi essere comunque preferibile vaccinarsi. Insomma credo non si possano tirare dei giudizi definitivi da un punto di vista della scienza, che di giorno in giorno scopre novità che spesso sconfessano precedenti verità per cui alla fine il problema porta al secondo fattore che enunciavo, ovvero l’approccio mentale che ciascuno ha nell’affrontare i fatti della vita. E di questo non mi compete parlare.

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