Rispondi a: UN THREAD SENZA TITOLO X UN “SOCIAL” SUI GENERIS

Home/Il Forum della Schola/UN THREAD SENZA TITOLO X UN “SOCIAL” SUI GENERIS/Rispondi a: UN THREAD SENZA TITOLO X UN “SOCIAL” SUI GENERIS
wiwa70
Partecipante
Post totali: 366

Interessante il concetto dello specchio e del mondo speculare di cui parlava tanaquilla, mi ha fatto venire in mente che anche nel nostro cervello esistono una classe di neuroni detti a specchio che si attivano quando l’individuo compie un’azione o osserva la stessa azione compiuta da un altro e che si attivano anche in portatori di amputazioni degli arti, in ipovedenti o ciechi (ad es. basta il rumore dell’acqua che viene versata in un bicchiere perchè si attivino gli stessi neuroni di chi l’acqua la sta versando effettivamente!)essi si trovano nell’area di Broca(corteccia parietale inferiore) che riguarda la sfera dell’imitazione e del linguaggio ed è considerata una delle più importanti scoperte delle neuroscienze degli ultimi anni…è stato detto al proposito che “i neuroni a specchio saranno per la psicologia ciò che il Dna è stato per la biologia”. Una caratteristica dell’uomo rispetto agli altri primati è che non è necessaria una interazione effettiva con gli oggetti, i neuroni a specchio si attivano anche quando un’azione è mimata e ne sono stati ritrovati anche in aree non motorie cerebrali quali l’ippocampo e la corteccia temporale. Infatti è stato approfondito lo studio in ambito cinematografico e s’è visto che nella visione di scene molto coinvolgenti, i neuroni si attivano come fossimo noi stessi a vivere quelle scene, ma la scarica neuronale è molto diversa nell’esecuzione dell’atto rispetto alla sua semplice osservazione, perciò essi permettono di distinguere tra agente e osservatore. Sul linguaggio è grazie ad essi che l’uomo apprende e decodifica e dà una spiegazione sui comportamenti altrui e sembrerebbe anche intuire le intenzioni non ancora manifeste e\o previsioni di comportamento immediatamente a venire. Nell’uomo poi è presente un sistema di espressione delle emozioni complesso per cui il concetto si allarga al campo della conoscenza dei meccanismi sociali, creando forme d’interazione fra individui sempre più articolate. La capacità cerebrale di attivarsi alla percezione delle emozioni altrui, attraverso volti, gesti e suoni e di codificarla in termini viscero-motori, permette la empatia e dunque un comportamento bio-sociale, ad un livello che precede la comunicazione linguistica, che orienta le relazioni interpersonali, che sembrerebbe essere alla base dell’intero comportamento sociale. I neuroni a specchio inoltre hanno la capacità di diventare più semplici o sofisticati a seconda del tipo di emozione e di conseguenza sono i “responsabili” dei rapporti con le persone oltre che con le cose,come si pensava inizialmente, in pratica si sta scoprendo il meccanismo biologico alla base del nostro comportamento sociale.

Iscriviti alla Nostra Newsletter

Normativa Privacy