Rispondi a: NUOVE FRONTIERE DELLA MEDICINA

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M.P.10
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Buongiorno a tutti, pur non essendo medico, l’argomento medicina, mi affascina pertanto, tutto quanto attiene alla scoperta e alla ricerca scientifica è per me motivo di apprendimento e approfondimento. E’ noto che tra l’intestino e cervello esiste un collegamento strettissimo, primariamente per una ragione: nell’intestino si trova una rete nervosa molto complessa composta da oltre cento milioni di neuroni che gestiscono le attività intestinali e che si collegano al cervello tramite il sistema nervoso vegetativo. Questa rete nervosa intestinale, per le sue dimensioni e per le sue modalità di funzionamento è stata più recentemente denominata”secondo cervello”. Questo secondo cervello si trova nella parete dell’intestino ed è costituito da due plessi di tessuto nervoso. Il primo a parlare dell’esistenza di un “cervello nella pancia” è stato il neurobiologo Michael D.Gershon nel 1998 quando ha pubblicato il risultato di 30 anni di rice rche nel libro “Il secondo cervello”. In meno di un decennio si è affermata l’idea che l’intestino è un organo “intelligente” con capacità di associazione e coordinazione proprie e le ricerche condotte hanno caraterizzato sia morfologicamente che funzionalmente alcuni dei neuroni presenti nella parete intestinale. Autonomia di funzionamento non vuol dire però che il cervello enterico sia completamente autartico: la relazione tra due cervelli prosegue senza sosta in entrambi le direzioni. E’ noto infatti, quanto possano pesare lo stress e le emozioni negative sulla salute dello stomaco e dell’intestino. Il primo cervello può alterare il normale funzionamento del secondo, interferire con i suoi ritmi e per questa via disturbare la peristalsi, la produzione di acidi, enzimi, di ormoni, di citochine. Ma è vero anche il contrario. Stando all’anatomia le connessioni che dal cervello enterico vanno a quello centrale sono più numerose di quelle che fanno il viaggio inverso. Questo vuol dire che disordini intestinali possono produrre il loro effetto sul cervello centrale. Oltre che con il primo cervello, il secondo cervello è in collegamento con il resto dell’organismo anche attraverso il sistema immunitario; a trovare riscontro nelle più recenti scoperte scientifiche compiute in ambito biochimico è stata la dott. PERTH la quale ha accuratamente studiato la sottile interazione tra MENTE, SISTEMA NERVOSO, SISTEMA INDOCRINO E IMMUNITARIO (P.N. E. I.) Giungendo sostanzialmente a confermare la realtà energetica dell’essere umano e la sua indissolubile unità Mente/Corpo (L’UNO CHE TUTTO IN SE CONTIENE)

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