Il professor Galimberti fa bene a porre l’accento sulla caduta dei valori “tradizionali” per questo venire prepotentemente a galla della voglia di star bene (anche una rivista sulla salute ha un tale nome) a tutti i costi ma aggiungo che personalmente non vedo differenze tra questa tendenza e – ad esempio – quella delle tecnologie che imperano nelle nostra sempre più liquida società.
Come sempre tutto sta nell’uso che si fa dei nuovi mezzi e delle nuove informazioni: posso usare l mio telefono solo per inutili sciocchezze oppure utilizzarlo proficuamente per connettermi a questo forum, ad esempio. Così per l’alimentazione: possiamo diventare schiavi delle mode alimentari e sostituire un credo religioso cieco con un altrettanto cieco credo salutista oppure, come pone l’accento tanaquilla9, vedere tutto in una diversa ottica assai più ampia e “intelligente” che partendo dalle continue nuove scoperte nel campo dell’alimentazione possa – sostenuta dal nostro metodo ermetico – aiutarci a saper scegliere.
Credo che ogni modello tenda di per sé a porsi come totalizzante ed autoreferenziale e quindi come sfuggire alla solita trappola delle sovrastrutture? In questo bailamme di canti e controcanti mi aiuta sempre rileggere le basi dell’insegnamento del Maestro Kremmerz dove riesco a trovare infallibilmente la sua applicabilità anche in tutti gli aspetti della nostra vita profana:
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Macrobio.