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garrulo1
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Ancora una riflessione scaturita dalla giornata di sabato scorso nella Convention di La Spezia. A proposito delle molte cose dette in relazione al Quaderno dell’Accademia Vergiliana, si è portata l’attenzione sulle affinità tra alcuni archetipi individuati da Carl Gustav Yung, tra l’altro, a livello professionale, affermatosi proprio nel primo decennio del ‘novecento, tant’è vero che proprio nel 1907 inizia un lavoro sinergico con Freud, (per poi proseguire in “solitudine” il suo cammino di conoscenza della psicoanalisi), ed alcuni contenuti del Quaderno in questione. Nell’opera “Aspetti psicologici dell’Archetipo della Madre” traspare l’enormità, ma anche la complessità su molteplici livelli del rapporto matrilineare con il fanciullo, al punto che, alcuni commentatori, nel riferire il sogno infantile dello stesso Yung, sostengono che la tendenza regressiva corrisponde in realtà, ad un bisogno altrettanto inconscio di protezione tipizzata nella figura femminile della madre. Il Fanciullino/Puer che coglie la natura delle cose e che ne conserva la memoria, ne intuisce la profonda essenza, è anche, come precisato in sede di relazione su tale Quaderno, l’elemento di raccordo tra la Matrice Cosmica (Grande Madre) e la proiezione sulla Terra della stessa Materia Cosmica, in un contesto geografico e direi geocentrico corrispondente, come rappresentazione grafica, al Pian Grande di Castelluccio, in territorio del Comune di Norcia, in piena catena Sibillina, con l’aratro disposto in perfetta corrispondenza con la costellazione di Boote, dal greco boòtes (bovaro), con Stelle Principali Arturo (alfa bootis) ed Izar. Nella citazione “Uncique Puer Monstrator Aratri”, scritta estrapolata da un verso delle “Georgiche” di Virgilio, che pare rappresenti un vero Nume Polare al quale è stata dedicata l’Accademia Ortodossa del Centro Italia, emerge l’immagine astronomica di stelle e costellazioni ruotanti proprio attorno alla Stella Polare del Nord, punto esclusivo nell’intero panorama universale per orientarsi, cioè entrare in coordinazione e sintonia innanzitutto con il campo magnetico terrestre in rapporto di corrispondenza con quello universale. Si è portata anche l’attenzione su uno dei significati della scritta, in cui il fanciullo italico, conduttore dell’aratro, con relativo uncino posizionato nell’asse terminale, individuabile quale meccanismo di aggancio tra due diversi piani della realtà, in continuo rapporto interattivo, ma nella sostanza, ancora sfuggente alla consapevolezza nella stragrande maggioranza delle situazioni della quotidianità.
Un caro saluto ed una buona domenica a tutti.

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