Rapporti tra uomo e l’Universo

Per L’Ermetismo: “La concezione unitaria dell’universo è antichissima. Non possiamo dire che sia di tale o tale altra origine, perché attraverso tante civiltà scomparse, certe idee sono eredità tradizionali. Le forze cosmiche sono talmente compenetrative e sintetiche che la percezione dei più severi fisici, astronomi e metereologi conclude per l’unità delle forze in Natura. Le forze e le loro perturbazioni, studiate nella meteorologia, sono veramente esteriori alla terra, o in combinazione con le forze terrestri assumono varietà di aspetto per leggi di associazione non ancora conosciute? E se così fosse perché dovrebbe un organismo animale sensibile sottrarsi a questa influenza?” .“Mettendo in relazione le due unità macrocosmo e microcosmo è logico e strettamente scientifico per quanto non sia sempre sensibile, che qualunque movimento di una parte del creato influisce sull’altra e ne modifica le condizioni ”. “Noi in Ermetismo consideriamo l’uomo come vivente in un ambiente, in un contenente, non diviso da lui che per tenuità o attenuazione di materia a cui inesorabilmente è attaccato senza potersene ma dividere, quindi mai isolato. Ora per la stessa ragione di non separabilità, qualunque corpo animato deve subire con maggiore o minore sensibilità la necessità della sua partecipazione alla vita energetica del globo cui è legato. Se l’Ermetismo parla di un universo analogo all’uomo, vuol dire che tutto il Cosmo ha intelletto, sensazioni, volontà, come l’uomo possiede. Le forze cosmiche sono omologhe al sistema nervoso dell’organismo umano: percepiscono le sensazioni delle masse e si sentono potenzialmente sensibili alla corrente emessa dai ricettori sui quali imperiosamente hanno azione completa. La vitalità dell’uomo è concepita come un centro, nodulo o cellula magnetica costituente l’essere, in relazione di ripercussione e di rifornimento con un centro magnetico terrestre che a sua volta si rapporta al centro magnetico dei mondi planetari e stellari e dell’universo intero”. “La vita universale è in tutti i membri dell’universo: ogni foglia, ogni seme, ogni creatura, ogni cellula è particella e riproduzione dell’Ente-Universo”. “In Ermetismo il concetto dell’universo è la sintesi dell’esistente. Il gran tutto ha analogia completa nelle parti. La corrente vitale è unica. Il processo evolutivo ed involutivo dell’azione della vita universale è costante”.

Per La Chimica e la Microbiologia moderne: “Tutta la materia vivente che esiste sulla Terra, assieme all’atmosfera, agli oceani e al suolo, forma un sistema complesso che ha tutte le forme caratteristiche dell’auto-organizzazione. Esso persiste in uno stato di notevole squilibrio chimico e termodinamico ed è in grado di regolare l’ambiente planetario, permettendo in tal modo la conservazione di condizioni ottimali per l’evoluzione della vita. Aspetti di autoregolazione si possono osservare ad esempio nella composizione chimica dell’atmosfera, nel contenuto in sali degli oceani ecc. Questi fattori sono regolati da complesse reti cooperative che presentano le proprietà di sistemi auto-organizzantesi. La terra è quindi un sistema vivo, essa non solo funziona come un organismo, ma pare sia realmente un organismo. Nella scienza classica la natura era considerata un sistema meccanico. In accordo con questa concezione Darwin propose una teoria dell’evoluzione in cui l’unità di sopravvivenza era la specie, la sottospecie o qualche altra parte elementare del mondo biologico. Un secolo dopo è diventato del tutto chiaro che l’unità di sopravvivenza è l’organismo nel suo ambiente. Nella storia della vita sulla Terra la coevoluzione del microcosmo e del macrocosmo ha una particolare importanza: in una prospettiva la vita microscopica crea le condizioni macroscopiche per la sua ulteriore evoluzione, nell’altra la biosfera macroscopica crea la sua propria vita microscopica. L’evoluzione degli organismi è così strettamente accoppiata all’evoluzione del loro ambiente che insieme costituiscono un unico processo evolutivo”
“Il fatto che il mondo sia organizzato in strutture pluristratificate significa che ci sono anche livelli mentali. Se noi separiamo i fenomeni mentali dai sistemi più ampi in cui essi sono immanenti e li confiniamo in individui umani, vedremo l’ambiente come privo di mente e tenderemo a sfruttarlo. I nostri atteggiamenti saranno molto diversi quando ci renderemo conto che l’ambiente non è solo vivo, ma ha una mente come noi stessi. Nell’ordine stratificato della natura, la mente degli individui umani è inserita nella mente più vasta dei sistemi sociali ed ecologici, integrata a sua volta nel sistema mentale planetario – la mente di Gaia – la quale deve partecipare a una qualche sorta di mente universale o cosmica.”. “Due idee della fisica moderna affermano che: o le particelle subatomiche sarebbero composte dinamicamente l’una dell’altra, in modo tale che ciascuna di esse involgerebbe tutte le altre, o che l’intera realtà sarebbe implicata in ciascuna delle sue parti. Ciò che hanno in comune questi approcci è il concetto che l’intero essere sia in qualche modo contenuto in ciascuna delle sue parti e che ciò sia una proprietà universale della Natura.”

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