La Delegazione Generale

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Anello nodale di congiunzione e trasmissione fra i Vertici dell’Ordine Egizio o Capitolo Operante e gli altri circoli, così come delineati nell’organigramma della Schola, è La Delegazione Generale, la cui esistenza e continuità garantisce sia il contatto iniziatico, sia la sacralità e l’efficacia degli strumenti rituali e dei mezzi contingenti, sia ogni conferma del livello di ascenso conseguito all’interno della Fratellanza nella sua univoca finalità terapeutica di Bene.

A partire dalla Delegazione Generale di Giuliano Kremmerz, e quindi dopo la morte nel 1930 di Ciro Formisano, si sono venute a creare nella Schola situazioni per le quali “l’ufficio” (così definito nella P+F+, comma 48) della Delegazione è rimasto in certi periodi disatteso o, come in altri, non manifesto. Tali momenti storici sono coincisi, in linea di massima, con l’assenza dei Vertici dell’Ordine Egizio o Cap+ Op+ dalla loro sede italiana e quindi con l’impossibilità, di eleggere o confermare un successore al Delegato Generale precedente.

Ma anche in questi frangenti la continuità della Schola non è mai venuta meno, in quanto, attraverso precise procure o conferimento di specifici mandati, si sono garantite sia le iscrizioni, gli strumenti per le pratiche di Novizi e Anziani, l’attività delle accademie riconosciute e, soprattutto, la finalità terapeutica, sia l’ortodossia dell’insegnamento pratico ermeticamente inteso e fissato nei fascicoli A-B-C-D, consentendo così alla Fratellanza, nella sua entità collettiva, e ai suoi appartenenti regolarmente iscritti, di mantenersi fedeli al Patto sancito nella Pragmatica Fondamentale fra J. M. Kremm-Erz e il Grande ordine Egiziano e, pertanto, mai disatteso o interrotto.

Sui Segretari Generali dell’Ordine Egizio (palesi o incogniti), sui Delegati Generali (palesi o incogniti) che si sono avvicendati, dopo il Kremmerz e fino ai giorni nostri, così come sui Procuratori e sui Maestri di Miriam preposti alla dirigenza momentanea della Schola in assenza dell’ “ufficio” della Delegazione, si può trovare già parziale documentazione nel primo volume de “La Pietra Angolare Miriamica” e ulteriormente se ne troverà nei due volumi successivi di prossima pubblicazione.

Comunque ad oggi il Delegato Generale della S.P.H.C.I. Fr+Tm+ di Miriam quale “strumento della Mente del consesso da cui è (stato) scelto” che è l’unico “suo giudice diretto e suo mandante”, è manifesto e attivo a tutti gli effetti. Ciò a significare, a norma dell’articolo 47 della P+ F+, che mantiene e “manterrà coi mezzi consentitigli dal suo ufficio la disciplina e l’osservanza delle regole e non verrà meno al suo mandato”, riconfermando così il Patto basato sulla Pragmatica Fondamentale, pro salute populi e a beneficio della Fratellanza tutta e di tutti i suoi appartenenti di ogni ordine e grado.

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