Il simbolo e il segno della Matriarchia di Miriam

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Molti si chiedono cosa significhi il nome di Miriam. Nel 1898 Kremmerz spiegava:

“A questo nome cabalistico di Miriam e alla sua secreta significazione corrisponde una coorte di intelligenze che hanno una diretta influenza nella evoluzione animica degli uomini, e quindi sulla salute della carne”. “Su queste basi – aggiungeva – è fondata la resurrezione di questo rito magico di Miriam, la cui rievocazione è tutta una benefica corrente di sanità della carne, per mezzo della potestà spirituale del fratello sullo spirito del fratello che ne aspetta il beneficio”.

Va ricordato anche che l’articolo 57 della Pragmatica Fondamentale recita: “…il simbolo della Matriarchia di Miriam valga ad essere interprete di un programma di Amore, in cui la formula matematica arida ed inesorabile della filosofia maschia si umanizza nella sensibile dell’ideale di affetto della madre, della bellezza nella forma e della delicatezza nell’essenza muliebre”. Nella nostra tradizione ermetica, per Matriarchia (da non assimilare al termine: matriarcato) va intesa la Matrice o Utero universale quale Principio e Origine della Vita Universa in ogni sua manifestazione.

Inolre, in relazione al “segno della Miriam” J.M. Kremm-Erz, nelle Conversazione alla riunione del 21 aprile 1921 , così precisa:

 

“…. è rappresentato da due triangoli che si tagliano. Questo è chiamato il Pentacolo di Salomone. Perché? […] La nostra Fratellanza vuole l’equilibrio per l’integrazione dei principi vitali, tanto fisici che intellettivi, delle due parti che compongono l’uomo. Quindi il triangolo inferiore rappresenta tutto quello che è terreno, quello superiore tutto quello che è spirituale o mentale. In mezzo voi vedrete un sole, con le quattro lettere ebraiche, il TETRAGRAMMATON. Il sole rappresenta la maggiore luce equilibrata fra il principio terreno e quello alto mentale. Quindi niente spiritualizzazione, niente materialismo. L’equilibrio delle due forze che esistono in natura e che devono essere equilibrate in noi. Niente più di esagerato, se non il triangolo superiore rappresenterebbe né più né meno lo spirito staccato dalla vita terrena che involge.

Sotto il sole che rappresenta la forma completa dell’equilibrio ci sono le quattro lettere ebraiche. La jod è il primo principio; la he rappresenta il passivo di questo primo principio incarnatore; la vau rappresenta il Mercurio, cioè il risultato della prima idea sulla materia concupiscente, sulla materia in gestazione; l’ultima he la realizzazione della vita. Ora le quattro lettere che anticamente rappresentavano il nome di JEHOVA nella religione ebraica per noi rappresentano le leggi della Natura: un principio intellettivo, la materia e quindi l’incarnazione di questo principio intellettivo in tutto ciò che proviene dal pianeta su cui viviamo e agiamo.

Il nostro pentacolo è segno di equilibrio. Se il sole che è in mezzo lo metteste sopra il vertice del triangolo superiore, voi avreste l’uomo sfoderato dal corpo fisico. Dico questo volendo dire che la rappresentazione grafica dovrebbe farsi così quando l’individuo rinunzia a ciò che è materiale per rifugiarsi nello spirito. Questo è un segno del misticismo che non ci riguarda. Se il sole lo mettete nel triangolo inferiore sarebbe l’intelligenza involuta nella materia in modo che non può dare luce e quindi una forma completa di oscurantismo”.

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