Circoscrizioni e Accademie

Home/Fr+ Tm+ di Miriam pro salute populi/Circoscrizioni e Accademie

Le Accademie storiche della Fratellanza riconosciute e convalidate dal Gran de Ordine Egiziano fin dal 1910 sono le seguenti: Sebezia a Napoli, Vergiliana a Roma, Pitagorica a Bari, Giuliana a La Spezia e Porfiriana a Taranto. Ma nel dicembre 1912 vennero disattivate le Accademie: Sebezia, Giuliana e Porfiriana, mentre la Vergiliana di Roma e la Pitagora di Bari rientrarono rispettivamente nelle due Circoscrizioni Nord e Sud in cui fu divisa la Fratellanza.

Nella prima Circoscrizione, posta sotto la direzione del Maestro Jesboama (Luciano Galleani), furono compresi i residenti nelle province dal Nord e Centro Italia fino al Lazio incluso, compresa la Sardegna; della seconda, sotto la direzione del Maestro Cajetel (Giacomo Borracci), facevano parte le province meridionali e della Sicilia.

Nel 1921 con la morte del Galleani (Jesboama) tutti gli iscritti facenti capo all’Accademia Vergiliana, privati del Maestro dirigente e responsabile della Circoscrizione Nord da cui dipendevano, furono riuniti in Circolo (Virgiliano per l’appunto) dipendente dalla “Pitagora” e dalla Circoscrizione Sud entrambe sottoposte al Borracci. Con l’avviarsi del ventennio fascista e precisamente nel 1923, a seguito di un’incursione nella sede associativa di Bari, scambiata per una loggia massonica, l’Accademia Pitagora interruppe i lavori ed anche il Circolo Virgiliano di Roma (presidente Giovanni Bonabitacola) fu di lì a breve sciolto, nel mentre tutti gli iscritti alla Fratellanza, sparsi per l’Italia, chi più chi meno, cercarono di mantenere al meglio e per quanto possibile i contatti (diretti e/o epistolari) sia con Borracci, sia con Lombardi, sia con lo stesso Kremmerz ormai stabilitosi definitivamente a Beausoleil, proseguendo comunque le proprie attività miriamiche raccordate, anche in quei tempi bui, dalla diramazione da parte del Kremmerz delle “Lunazioni” e da sue sporadiche visite in Italia (specie a Bari, presso il Borracci).

Con la morte di Giuliano Kremmerz, avvenuta nel 1930, la Schola venne a trovarsi privata del suo Delegato Generale, assenza che si protrarrà fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale.

Nel frattempo, sia la Segreteria Generale di Domenico Lombardi, sia il Borracci (fino alla sua morte nel 1943) si limiteranno, ciascuno per le proprie competenze, a svolgere il semplice ruolo di punti di riferimento per quegli iscritti regolari alla Schola con loro in diretto contatto, e a trasferire sporadiche iscrizioni a chi le richiedeva, nell’attesa del rientro in sede dell’Ordine Egizio per ogni ulteriore decisione e necessaria convalida.

Fu solo negli anni dal 1947 al 1950, ormai conclusosi il conflitto mondiale, che la Delegazione Generale di Domenico Lombardi (Benno), ben accolta in terra di Bari, ove il ricordo della storica Accademia Pitagora era ancora vivo, poté regolarizzare, confermare e riattivare l’Accademia barese.

In quello stesso frangente, alcuni vecchi iscritti del Circolo Virgiliano di Roma che, morto Giovanni Bonabitacola nel 1945, ruotavano intorno a Pietro Suglia, al quale il Bonabitacola aveva lasciato un plico contenente gli incartamenti del Circolo da consegnare (ovviamente in via gerarchica) all’Ordine Egizio per le necessarie pratiche di riconoscimento, non aderirono alla Delegazione di Lombardi vantando un’immotivata “autonomia” e dando il via al primo caso di gruppo irregolare della storia miriamica che, sebbene ispirato alla Fratellanza di Miriam costituita da Giuliano Kremmerz, non è né riconosciuto né convalidato nel collegamento iniziatico ininterrotto dal Grande Ordine Egiziano e, conseguentemente, dalle Delegazioni Generali successive a quella del Kremmerz.

Nel 1950 fu pertanto deliberato di conferire a Donato De Cristo-Harahel, Mandato autonomo per la ricostruzione dei Circoli Esterni della Fratellanza di Miriam facenti capo, in tutto il territorio italiano, all’unica Accademia miriamica esistente convalidata e riconosciuta a rappresentarla, l’Accademia Pitagora di Bari.

Per ben 35 anni Harahel (De Cristo) in ottemperanza al Mandato ricevuto, e anche in quegli anni in cui le attività accademiali furono sospese (dal 1956 al 1976), diresse ortodossamente i Circoli Esterni della Fratellanza di Miriam, iscrivendo regolarmente alla Schola, trasferendo pratiche ed istruzioni rituali agli iscritti, promuovendo (anche attraverso la sua professione di Farmacista) un’intensa attività terapeutica pro salute populi, ma contemporaneamente disinteressandosi di tutto quanto, di irregolare ed estraneo alla Schola, sempre più dilagava in ambiti così detti kremmerziani.

Fu nel novembre del 1976, dopo la riattivazione dei lavori dell’Accademia Pitagora in una sede idonea, che insorse con un breve e lapidario annuncio sulla rivista “Gli Arcani” per pubblicamente dichiarare l’esistenza, mai interrotta, della Fr+ Tm+ di Miriam ortodossa a lui affidata dal 1950.

Molti ricercatori sinceri della vera scuola costituita dal Maestro Kremmerz ben accolsero quest’appello e furono iscritti o regolarizzati, ma altri preferirono continuare a nutrire con parole e fatti gli equivoci, i travisamenti e le assurde rivendicazioni generatesi e perpetratesi nel tempo.

Già dal 1980 Harahel (ormai ottantenne) cominciò a pensare alla futura sistemazione della Schola laddove fosse venuto a mancare prima del rientro in sede del Grande Ordine Egiziano. Iniziò così a consegnare (in conformità a quanto previsto dal suo Mandato) alla Sor+ 310 (Anna Maria Piscitelli) il patrimonio iniziatico e documentale della Miriam nonché della Pitagora, unica accademia autorizzata a rappresentarla, ufficializzando poi queste consegne con mandato olografo del 1983. Morto De Cristo nel 1985 la Consegnataria della S.P.H.C.I. Fr+ Tm+ di Miriam e dell’Accademia Pitagora di Bari, la costituì in Associazione Culturale per uniformarla alle leggi dello Stato.

 

N.B.

I programmi di studio ed i metodi di insegnamento della S.P.H.C.I. Fr+ Tm+ di Miriam, attraverso le Accademie, sono a grandi linee espressi, fin dal 1909, negli articoli n. 1-2-3 dello Statuto o Pragmatica Fondamentale. Le Accademie Miriamiche, deputate da J.M. Kremm-Erz a rappresentare “esteriormente” la Schola, devono essere considerate quali “Centri Operativi” della Stessa. L’istituzione, il riconoscimento e la convalida, e la vita delle accademie sono regolati dagli articoli (dal 13 al 24) dello Statuto (o Pragmatica Fondamentale) della S.P.H.C.I. Fr+ Tm+ di Miriam dai quali si evince che i gruppi di iscritti alla Schola che si riuniscono in una sede fissa, possono presentarsi al pubblico come Accademia Miriamica solo se autorizzati dalla Delegazione Generale, e quindi riconosciuti come componenti regolari della Fratellanza e conseguentemente dell’Accademia che localmente la rappresenta. Le regole pei lavori collettivi o conferenze o insegnamenti sono comunicate volta per volta per ciascuna accademia dalla Direzione Generale, la quale conserva assoluta autorità gerarchica come su tutti i soci, su tutte le accademie.

Ogni Accademia deve avere tre uffici elettivi: un Preside, un Achiviario e un Censore. Tutti i soci sparsi in una Regione devono essere ascritti come corrispondenti all’Accademia più vicina stabilita e riconosciuta dalla Delegazione Generale.

Pertanto, ad oggi le Accademie Miriamiche autorizzate e riconosciute dalla Delegazione Generale della Schola e dal Grande Ordine Egiziano, e facenti capo alle Circoscrizioni Centro-Nord e Sud, sono le seguenti cinque: Vergiliana, Giuliana, Sebezia, Pitagora, Porfiriana (confrontare le pagine dedicate alle singole Accademie).

Si precisa, pertanto, che non vanno considerate come Accademie della S.P.H.C.I. Fr+ Tm+ di Miriam, quei raggruppamenti di persone che, pur sedicendosi accademie miriamiche, kremmerziane, o della Fratellanza di Miriam, non hanno alcun titolo per essere riconosciute come tali, e nei confronti dell’operato delle quali la Schola si è da sempre dissociata.

Iscriviti alla Nostra Newsletter

Normativa Privacy